Sono diventata una fan di Montersino da quando mio marito Alberto mi ha regalato il suo primo libro e faccio in modo appena posso di provare tutte le ricette. In particolare cercavo un dolce che non prevedesse la farina: su Peccati al cioccolato
E’ un torta che all’apparenza può ingannare : infatti un primo sguardo può sembrare quasi cruda. In realtà l’impasto si mantiene molto umido e morbido e si scioglie in bocca. Ne basta un pezzetto per essere conquistati!
| Tempo di preparazione | Tempo di cottura | Difficoltà |
| 30 minuti | 25 minuti | Bassa |
Ingredienti
- 200 di mandorle tostate
- 150 g di burro
- 150 g di cioccolato bianco
- 113 g di zucchero semolato
- 120 g di uova intere (circa 3 uova medie)
- 20 g di tuorli ( 1 tuorlo)
- 30 g di albumi (1 albume)
- 37 g di zucchero semolato
- 2 cucchiai di liquore a scelta
Preparazione
1.Monta il burro ammorbidito con lo zucchero semolato (Foto 1) fino a ottenere una crema morbida (Foto 2).
2. Trita finemente le mandorle tostate e il cioccolato bianco e uniscili all’impasto mescolando bene (Foto 3).
3. Unisci le uova intere e il tuorlo (foto 4) e impasta fino a rendere omogeneo (Foto 5).
4. A parte monta l’albume con i 37 g di zucchero semolato, fino ad ottenere meringa lucida e ferma con una consistenza tipo schiuma da barba.
5. Unisci l’albume montato all’impasto insieme ai due cucchiai di liquore (io ho usato la crema di whisky), mescola delicatamente per non smontarlo (Foto 6).
6. Imburra bene una tortiera da 18 cm e distribuisci l’impasto, livellando bene la superficie.
Consigli8.Nel momento in cui lo sfornerai il dolce risulterà molto morbido: lascialo un po’ raffreddare e poi toglilo dallo stampo e fallo raffreddare. La consistenza finale sarà morbida e umida, non preoccuparti se la crosticina superficiale tende a rompersi.
- La versione originale prevede il cacao e non il cioccolato bianco: se preferisci questa versione aggiungi 25 g di cacao amaro in polvere insieme alle uova intere a ai tuorli.
E con questa ricetta partecipo al contest “La mandorla” del blog di Mariagrazia “Un tavolo per quattro”
