I mignon sono soltanto le versioni ridotte dei dolci o sono dei dolci veri e propri? Cambia solo la dimensione o c’è qualcosa d’altro? Per me prima di comprare il libro erano soltanto dei dolci molto piccoli, niente di più. Una volta acquistato il libro, mi si è aperto un mondo: forme, colori sapori, attenzione ai dettagli. Il mignon è molto di più di un dolce piccolo.
L’autore
Luca Montersino, piemontese, è nato nel 1973 e ha fondato ad Alba “Golosi di Salute” la prima pasticceria salutistica italiana.
Dal 2001 al 2004 è stato direttore dell’Istituto Superiore Arti Culinarie Etoile, ha collaborato costantemente come consulente per rinomate catene di hotel, importanti aziende di settore.
Un piccolo “cult” sono diventate anche le sue quotidiane lezioni televisive di pasticceria dagli schermi di Alice con il suo programma Peccati di Gola.
Sempre su Alice, Luca Montersino è protagonista dell’innovativo format Accademia Montersino. Programma nel quale per la prima volta le telecamere del canale televisivo entrano nella sua vera scuola di cucina di Chieri (TO).
Di che cosa parla
Peccati Mignon è incentrato come indica il titolo stesso, sui mignon. Qualche giorno fa sono andata a bere un caffè in un bar vicino al posto dove lavoro. Entrando nel locale, quello che mi ha immediatamente colpito, è stata la vetrina dove erano esposti i dolcetti, o meglio i mignon.
Dolci di piccole dimensioni, ma dalle proporzioni perfette, con combinazioni di colori attraenti, che esprimevano eleganza e raffinatezza. Erano belli anche solo da guardare, ciascuno confezionato con il suo pirottino, e facevano una gola pazzesca.
Queste piccole meraviglie non si improvvisano, anzi. Per preparare un mignon sono necessarie molte ore di studio, grande tecnica e abilità manuale. Il prodotto finale deve essere realizzato con grande pulizia e attenzione nei dettagli. Un mignon imperfetto perde tutte le particolarità di eleganza e bellezza che tanto lo caratterizzano.
Sono necessari anche molti più strumenti di quanti servano per una torta tradizionale: stampi, stampini, formine, Insomma tra il gran lavoro e la grande dotazione di strumenti necessaria, ne vale veramente la pena?
Assolutamente sì! Magari la prima volta non saranno perfetti, ma una volta presa la mano, i risultati sono incredibili.
Il guaio è che bisogna farne in abbondanza perchè essendo così piccoli uno tira l’altro.
Montersino in Peccati Mignon presenta le sue versioni dei mignon, traendo spunto sia dalla pasticceria tradizionale, sia proponendo le proprie idee innovative. Ciascuna ricetta vuole essere sia una gratificazione del palato, ma anche per gli occhi, facendo attenzioni ai colori e alle dimensioni.
Come è strutturato
Peccati Mignon è diviso in 6 sezioni tematiche: Piccoli e grandi classici, Vizi e sfizi di frutta, L’ora del tè, Cioccolato purchè sia, Piccole golosità da grandi e Piccole golosità da piccini.
Montersino si è ispirato ai grandi classici della pasticceria, rivisitandoli in chiave moderna, cambiano consistenze e forme. L’attenzione è non è solo rivolta alla forma ma chiaramente anche al gusto.
Le combinazioni di sapori sono studiate perchè diano le sensazioni al palato estremamente piacevoli, da non poter resistere ad un assaggio successivo.
L’aspetto estetico è curato e ricercato. Nei mignon, forse più che in altri settori della pasticceria, la cura nei dettagli e nei particolari è di fondamentale importanza. Montersino ha studiato approfonditamente decorazione e le finiture, in modo da rendere il dolcetto il più scenografico possibile.
Il ricettario è preceduto da una piccola introduzione sulle attrezzature indispensabili per realizzare pasticceria mignon. Alcune sono degli strumenti comuni in pasticceria (sac a poche, planetaria, bocchette…), altri invece sono peculiari per la preparazione dei mignon. Un esempio: gli stampi in silicone, che permettono di realizzare dolci di ogni forma e dimensione. Ce ne sono veramente di ogni tipo, ma usati più di frequente per le ricette di questo volume sono quelli a mezza sfera, a bicchierino, e per le tartellette. Se vuoi cimentarti in pasticceria mignon, questi stampi ti consiglio di acquistarli.
Le ricette (49 in totale) sono organizzate per:
- tema: rivisitazione di ricette classiche
- ingrediente: dolci alla frutta e al cioccolato
- destinatari: grandi e piccini
Tutte le ricette proposte sono descritte in modo semplice e dettagliato e sono corredate da una foto finale del prodotto. La foto è di grandi dimensioni. Oltre a essere bella da vedere, ti aiuta a capire come sarà il dolce finito. In alcune ricette sono presenti le foto che illustrano alcuni dei passaggi salienti della preparazione.
Le ricette sono estremamente varie, sia per il tipo di preparazioni, che per le combinazioni di sapori, sia per difficoltà di realizzazione. Ciò che le accomuna è l’estrema creatività e innovazione che Montersino aggiunge a ciascuna.
Prima di comprare il libro per me mignon era semplice un dolce di piccole dimensioni, di solito un bignè o una crostatina. Quindi un Sacher o una Foresta Nera in versione mignon non riuscivo neppure ad immaginarli!
Montersino reintrepreta la Sacher, classica torta da mangiare a fette, in Minisacher Pops, dolcetto da mangiare sullo stecco. I colori e sapori sono quelli della Sacher, ma l’esperienza è totalmente nuova!
La creatività si evidenzia non solo nell’aspetto, ma anche nella ricerca delle combinazioni di sapori. Non avrei mai pensato di abbinare una pasta frolla al pistacchio con un gelèè di anguria e cetrioli, come viene proposto nella ricetta di Estate.
Della sezione Cioccolato purchè sia, ho provato i dolcetti U.S.A con arachidi salate caramellate e mou salato. Portati alla festa di Natale al lavoro, sono andati letteralmente a ruba.
Insomma il bello di Peccati Mignon è la possibilità di spaziare non solo nei gusti ma anche con forme e dimensioni, dando veramente la possibilità di creare dei dolcetti buonissimi (Montersino è una garanzia), ma che diano soddisfazioni dal punto di vista estetico.
Perchè mi è piaciuto
Come tutti gli altri libri di Montersino, Peccati mignon, mi è piaciuto moltissimo. Se devo proprio elencarti i pregi principali eccoli qua:
- Le Ricette sono varie nei gusti, nella tipologia e per grado di difficoltà proposto. Il numero poi è veramente elevato 49 in totale.
- Le foto del libro sono veramente belle da vedere: passerei ore solo a sfogliare.
- E’ fonte di ispirazione: permette di immaginare la versione mignon di qualsiasi dolce e poi cercare di riprodurla. Ma non solo secondo me questo libro da grossi spunti proprio per quanto riguarda la creatività: forme colori consistenze sono sapientemente combinati dando vita a dei dolci bellissimi da vedere e ottimi da mangiare. Le ricette di Montersino sono una garanzia in questo senso.
Cosa non mi è piaciuto
Peccati Mignon è un’ottimo libro ma a malincuore qualche appunto devo farlo:
- non è un libro per principianti: infatti è necessario avere almeno una minima conoscenza di base e un po’ di esperienza e manualità. Chi già da tempo segue e conosce le tecniche del maestro,non avrà difficoltà a “recepire” al volo cosa bisogna fare per eseguire al meglio una ricetta senza dover tornare a rileggere la spiegazione della stessa.
- È necessario avere la strumentazione apposita, ossia gli stampi per fare i mignon. Io ho provato ad utilizzare soluzioni alternative, quali ad esempio lo stampo dei muffin, ma i risultati non sono stati proprio incoraggianti. Quindi se decidi di provare, ti conviene investire qualche euro negli stampi. Io ne ho comprati due per le tartellette e sono molto soddisfatta. Con un piccolo investimento ho fatto un figurone in più di un’occasione.
Perchè lo consiglio
Consiglio Peccati Mignon a tutti coloro desiderano migliorare la propria abilità “pasticcera” e che hanno voglia di stupire e di stupirsi e che cerca un pizzico di creatività in più.
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